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Comunicato stampa Mira Fuori del Comune 06 febbraio 2013
Per Mira Fuori del Comune la polemica sui gettoni di presenza per i consiglieri comunali è indegna e paradossale. Il fatto poi che a farsi paladini della moralizzazione della politica ora diventino esponenti di partiti come PDL e PD travolti da scandali vergognosi a tutti i livelli, fa assumere a tutta questa vicenda i caratteri di una e vera e propria farsa.
Non c’è dubbio sul fatto che la politica deve tornare ad essere in primo luogo impegno civile, recuperando al più presto una dimensione etica ormai perduta. I costi della politica e i privilegi della “casta” sono diventati qualcosa di insopportabile che va drasticamente ridimensionato, ma il problema non sono certo le indennità dei consiglieri comunali.
Dire che la politica non abbia dei costi è falso: ricoprire un incarico istituzionale, si tratti di consigliere, assessore, sindaco o parlamentare, significa mettersi al servizio della collettività assumendosi responsabilità e dedicando tempo e risorse proprie. E’ giusto quindi che a fronte di questo impegno e questa responsabilità vengano previsti un riconoscimento economico, e delle tutele specifiche come i permessi. Il non prevedere alcuna indennità avrebbe l’immediata conseguenza che ad assumere incarichi istituzionali sarebbero solo persone che hanno le possibilità economiche per farlo; chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese, ha un posto di lavoro precario e meno diritti rimarrebbe di fatto escluso.
E sarebbe questa la democrazia e la giustizia sociale di cui blaterano i mestieranti della politica che vogliono abolire i gettoni dei consiglieri comunali, ma che intanto si guardano bene dal mettere in discussione i superstipendi dei propri rappresentanti in parlamento?
Per Mira Fuori del Comune ciò che è importante è che il riconoscimento economico sia commisurato alla carica e non consenta l’arricchimento personale; e che il compito assegnato sia svolto al meglio delle proprie possibilità e per un tempo non superiore ai due mandati. Solo in questo modo è possibile stroncare il “professionismo della politica”.
Mira Fuori del Comune rilancia quindi la sfida, e sosterrà in Consiglio Comunale la proposta che il gettone di presenza non venga corrisposto a chi non partecipa per intero alle sedute dei Consigli e delle Commissioni, o a chi ricopre doppi incarichi come ad esempio nel caso dei consiglieri Paolino D’Anna e Renato Martin.
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